Dal controllo alla fiducia
L’energia dell’amore fluisce incessantemente attorno a noi e la fiducia è la qualità interiore che ci permette di connetterci con questo flusso. In uno stato ideale, di serenità, di assenza di pericoli o della loro percezione, noi viviamo in questa connessione armonica con noi stessi, con gli altri e con la natura.
Ma la vita spesso presenta delle sfide che creano ben altri scenari e per pericoli reali o per l’attivazione, da parte di alcuni trigger, delle nostre memorie emotive, attiviamo schemi di risposta basati sulla paura. Purtroppo, quando questa situazione non è contingentata e transitoria, manifestiamo forme di stress cronico, negative per il nostro benessere per rispondere alle quali attiviamo delle forme di controllo continuative. Per usare una metafora, ci muoviamo come se fossimo una nazione che, per paura di uno o più presunti attacchi al proprio territorio, predisponesse un costante pattugliamento dei propri confini ed attivasse internamente la legge marziale.
Quando viviamo nel controllo la nostra mente ed il nostro copro vivono in uno stato di allerta, dove la realtà è costellata di minacce e dobbiamo impegnarci per sopravvivere. Il corpo è teso, in particolare nella zona cervicale perché inconsciamente si attivano le funzioni più antiche con il movimento della sentinella (la testa che si muove da destra a sinistra per rilevare imminenti minacce). Anche il diaframma è solitamente bloccato in uno stato di allerta, di ansia. La mente individua continui pericoli e manda in loop possibili strategie per rispondere alle preoccupazioni ed a scenari negativi o talvolta nefasti. Il sistema nervoso è cronicamente iper attivato e non molla mai impedendoci la naturale fase del rilassamento. In questo stato di attivazione l’amigdala reagisce inviando continui segnali di emergenza stimolando il rilascio di adrenalina, dopamina e noradrenalina che innescano la reazione di combattimento o fuga, inoltre mobilita i centri motori, il sistema cardiovascolare ed i muscoli. Queste risposte, necessarie ed efficaci in situazioni di pericolo reali e che richiedono una mobilitazione psicofisica per affrontare o sfuggire ad una minaccia, diventano disfunzionali e negative quando i pericoli percepiti sono presunti o comunque non tali da richiedere questa forma di arousal (attivazione psicofisiologica dell’organismo).
Insomma non solo un inutile spreco di risorse, ma anche una sorta di auto avvelenamento visto che le sostanze che generiamo in questi casi, se non utilizzate tendono a ristagnare nei tessuti alimentando infezioni e infiammazioni.
Riconoscere le nostre forme disfunzionali di controllo dove mente ed ego governano le nostre azioni e individuare prima e utilizzare poi strumenti, strategie e strade interiori alternative, è la chiave per spostarsi dal controllo alla fiducia ed aprirci ad una vita maggiormente amorevole.
Questo lavoro interiore per passare dal controllo alla fiducia è uno degli elementi del percorso AmoMe®.